Un sala operatoria volante, con tutta la strumentazione, i ferri chirurgici, tutto quanto serve ad operare la mani malate, deformate, traumatizzate, amputate, per ridare un futuro, un lavoro, una speranza a chi non l’ha più.
Interventi decisivi a cambiare per sempre la vita di una persona.
Una valigia sempre pronta, sempre completa di tutte le attrezzature, in modo da partire al volo. Una scatola volante, allora, con tutto ciò che serve per atterrare in qualunque parte ci sia bisogno, in Ghana, in Togo, in Benin, in Burkina Faso. Il GICAM ha identificato le zone più bisognose e gli ospedali più idonei a ricevere la la “scatola”, ad ospitare chirurghi, anestesisti, infermieri. Le spese ridotte all’osso: niente costi amministrativi, niente sprechi per costruire, attrezzare, dotare di tecnologie spazi e strutture che dopo poco tempo sarebbero da migliorare, da riparare, da far gestire. Niente personale che non sia quello operativo, sul campo, niente costi aggiuntivi.
Sufficiente un ospedale che ospiti il team GICAM per un breve periodo, (3-4 settimane), il team di medici e chirurghi arrivia con la “scatola”, trasporta gli strumenti nel reparto operatorio, si comincia ad operare i pazienti selezionati in precedenza, secondo uno screening che dia priorità a bambini e donne. Poi si chiude tutto e si torna, a casa, a reintegrare il container, pronto per un’altra missione. |